Sono molte le persone che hanno la fortuna di avere uno spazio all’aperto in casa, come ad esempio un giardino. In questo spazio verde, spesso si sceglie di posizionare una bella pianta di oleandro, apprezzata per la sua fioritura abbondante e i colori vivaci che regala durante la bella stagione. È vero che esteticamente è un piacere per gli occhi, grazie alle sue foglie lucide e ai fiori appariscenti, ma in pochi sono consapevoli di quali sono i rischi di avere questa pianta. Spesso, infatti, ci si lascia conquistare dalla sua bellezza senza considerare gli aspetti meno noti legati alla sua tossicità e ai possibili pericoli che può rappresentare, soprattutto in presenza di bambini o animali domestici. Per questo motivo, è importante informarsi e conoscere bene sia i vantaggi che i rischi associati alla coltivazione dell’oleandro nel proprio spazio all’aperto.
Che tipo di pianta è l’oleandro e cosa simboleggia
L’oleandro è una pianta molto bella tipica del Mediterraneo che sempre più persone decidono di tenere nel proprio giardino, proprio perché riempie lo spazio dato che si sviluppa sotto forma di arbusto cespuglioso che può raggiungere anche i 5 metri di altezza. I fiori che regala sono di colore rosa, bianco, salmone o giallo. Questa pianta, dal nome scientifico Nerium oleander, è particolarmente apprezzata non solo per la sua crescita rigogliosa e la capacità di formare siepi compatte e decorative, ma anche per la sua resistenza alle alte temperature e alla siccità , caratteristiche che la rendono ideale per i climi caldi e secchi. Le sue foglie strette e allungate, di un verde intenso, creano un piacevole contrasto con i fiori, che possono essere semplici o doppi, e sbocciano in abbondanza dalla primavera fino all’autunno inoltrato, donando colore e vivacità a qualsiasi spazio verde.

Proprio i fiori, nel linguaggio dei fiori, hanno un significato molto particolare: significano infatti “ti ho dimenticato”. Possono quindi regalarli degli ex fidanzati al loro ex partner alla fine della relazione, per dichiarare la fine del proprio amore. Non solo, ma in molte culture indica resilienza, capacità di prosperare anche in situazioni difficili. Questo particolare significato simbolico rende l’oleandro una pianta dal valore profondo, spesso scelta non solo per la sua bellezza ma anche per ciò che rappresenta. In alcune tradizioni, il dono di un ramo di oleandro può essere interpretato come un messaggio di distacco o di superamento di un legame passato, ma allo stesso tempo, la sua capacità di crescere rigogliosa anche in condizioni avverse la rende simbolo di forza interiore e di adattamento alle difficoltà della vita.
Anche perché, sin dal Medioevo, l’oleandro ha sempre significato armonia dell’universo e buon auspicio. Insomma, questa pianta ha significati sempre diversi ma molto belli e profondi. Inoltre è molto bella, rigogliosa ed è relativamente semplice prendersene cura. Ciò nonostante, bisogna conoscere i rischi che si corrono ad averla nel proprio giardino. Nel corso dei secoli, infatti, l’oleandro è stato spesso associato a leggende e credenze popolari che ne esaltavano il ruolo di portafortuna e di pianta protettiva, capace di allontanare le energie negative e di favorire l’armonia familiare. Tuttavia, la sua natura tossica impone una certa cautela, soprattutto se si hanno bambini piccoli o animali domestici che potrebbero entrare in contatto con le sue foglie o i suoi fiori.
Come coltivare l’oleandro in giardino
La pianta di oleandro, come detto, evoca la capacità di prosperare anche nelle condizioni più cattive. Questo dimostra che è una pianta che resiste anche in periodi di forte siccità . Tuttavia non sopporta le temperature troppo basse, al di sotto dei 5°C. Ciò nonostante, è relativamente semplice prendersene cura nel proprio giardino, specie nelle zone mediterranee. L’oleandro, infatti, predilige esposizioni soleggiate e terreni ben drenati, e si adatta facilmente anche a suoli poveri, purché non siano soggetti a ristagni idrici. È una scelta ideale per chi desidera una pianta ornamentale di grande effetto, ma non ha molto tempo da dedicare alla manutenzione del giardino. Tuttavia, nelle regioni dove gli inverni sono particolarmente rigidi, può essere necessario proteggere la pianta con teli o spostarla in vaso in una zona riparata per evitare danni da gelo.

La pianta va messa in un posto soleggiato del giardino, dopo aver vangato il terreno ed eliminato eventuali erbacce. Nei primi anni di vita, bisogna anche concimarla ad esempio con sangue di bue per favorire la fioritura estiva che è molto bella. Dopo di questa, invece, si può usare del concime liquido ogni 15-20 giorni. Una corretta preparazione del terreno è fondamentale per garantire una crescita sana e vigorosa: è consigliabile lavorare il suolo in profondità , arricchirlo con sostanze organiche e assicurarsi che sia ben drenato per evitare ristagni d’acqua che potrebbero compromettere la salute delle radici. Durante la stagione vegetativa, una concimazione regolare aiuta la pianta a produrre fiori abbondanti e a mantenere un fogliame verde e lucente. Anche la potatura annuale, da effettuare preferibilmente a fine inverno, contribuisce a mantenere la forma desiderata e a stimolare la produzione di nuovi germogli.
La pianta non necessita di frequenti irrigazioni: nei primi anni di crescita, specie quando fa caldo, è sufficiente dare l’acqua 2 volte al mese e sempre meno man mano che passa il tempo. Tuttavia, soprattutto in primavera, se il terriccio è asciutto, bisogna procedere con l’annaffiatura, ma senza eccedere per evitare i ristagni di acqua. L’oleandro, infatti, è particolarmente sensibile all’eccesso di umidità , che può favorire lo sviluppo di malattie fungine e marciumi radicali. È importante, quindi, osservare attentamente lo stato del terreno e intervenire solo quando necessario, preferendo annaffiature abbondanti ma distanziate nel tempo. In estate, durante i periodi di siccità prolungata, può essere utile pacciamare il terreno alla base della pianta per ridurre l’evaporazione e mantenere una certa umidità , ma sempre evitando che l’acqua ristagni.
I rischi che si corrono con l’oleandro in giardino
La pianta di oleandro è veramente bella da vedere perché, nonostante le poche cure e la poca acqua, può dare vita ad un cespuglio pieno di fiori bianchi, rosa, carminio e gialli. Nonostante questo, nasconde delle insidie e può essere rischioso tenerla in giardino in alcune circostanze, soprattutto se si hanno animali. Infatti, la sua tossicità è ben nota e riguarda tutte le parti della pianta, dai fiori alle foglie, dai rami alle radici. Questo aspetto la rende potenzialmente pericolosa non solo per gli animali domestici, ma anche per i bambini che potrebbero essere attratti dai suoi colori vivaci e, accidentalmente, ingerirne delle parti. È quindi fondamentale essere consapevoli dei rischi e adottare tutte le precauzioni necessarie per evitare incidenti, come posizionare la pianta in aree non accessibili o recintate.

Infatti tutte le part della pianta sono tossiche perché contengono eterosidi, fra cui l’oleandrina. Dunque, gli animali, specie cani, gatti, bovini e cavalli, che ingeriscono foglie e fiori potrebbe correre gravi rischi. Si pensi che basta ingerire 2 foglie di oleandro per scatenare gravi disturbi in un cane di 10 kg. La presenza di queste sostanze tossiche rende l’oleandro una delle piante ornamentali più pericolose per gli animali domestici, che spesso, per curiosità o gioco, possono mordicchiare le foglie o i fiori. I sintomi di avvelenamento possono manifestarsi rapidamente e includono disturbi gastrointestinali, problemi cardiaci e, nei casi più gravi, la morte dell’animale. È quindi fondamentale prestare attenzione e, in caso di sospetta ingestione, rivolgersi immediatamente a un veterinario.
E bastano all’incirca 30 g per essere letali per cavalli e bovini. Se dovessero aver ingerito parti di oleandro, questi animali potrebbero accusare sintomi tipici dell’avvelenamento come vomito, diarrea, dolore addominale, debolezza, abbatimento e a volte l’oleandro può essere fatale per loro, quindi si consiglia di non coltivarlo in giardino se si hanno animali. Oltre ai sintomi già citati, possono comparire anche aritmie cardiache, difficoltà respiratorie e convulsioni, rendendo l’intervento tempestivo ancora più importante. In presenza di animali da compagnia o da allevamento, è sempre meglio optare per altre specie ornamentali meno rischiose, per garantire la sicurezza di tutti gli abitanti della casa e del giardino.
Altri pericoli con l’oleandro in giardino
Come visto, ogni parte dell’oleandro è tossica, specie per gli animali domestici, ma anche per cavalli e bovini. In particolari i gatti non dovrebbero bere nemmeno l’acqua che si accumula nel sottovaso perché potrebbe essere tossica per lui. Anche le cavie devono stare lontane da questa pianta: anche se non vomitano potrebbero sperimentare vari sintomi. L’acqua di scolo, infatti, può contenere tracce delle sostanze tossiche rilasciate dalla pianta, e anche una piccola quantità può essere sufficiente a causare problemi di salute negli animali più sensibili. Oltre ai gatti e alle cavie, anche altri piccoli animali domestici, come conigli o roditori, possono essere esposti a rischi se entrano in contatto con l’oleandro o con l’acqua contaminata. È quindi importante posizionare la pianta in modo che sia fuori dalla portata di tutti gli animali di casa e prestare attenzione anche ai residui di potatura o alle foglie cadute, che potrebbero essere accidentalmente ingerite.

Abbattimento, tremori, convulsioni, incoscienza e spesso possono del tutto morire. Dunque se un animale che si ha in casa ingerisce parti di oleandro, occorre correre al più presto dal veterinario che tenterà una cura. In generale è meglio comunque non coltivare questa pianta se si hanno animali in casa. Per il resto è molto bella. I sintomi di avvelenamento possono evolvere rapidamente e diventare molto gravi, per cui la tempestività dell’intervento veterinario è fondamentale per aumentare le possibilità di salvataggio dell’animale. Anche per le persone, il contatto con la linfa dell’oleandro può provocare irritazioni cutanee o reazioni allergiche, quindi è sempre consigliabile indossare guanti durante le operazioni di potatura o manutenzione della pianta. In assenza di animali domestici o bambini piccoli, l’oleandro può comunque essere una splendida aggiunta al giardino, capace di regalare fioriture spettacolari e un tocco di eleganza mediterranea.
Quindi chiunque la voglia piantare nel proprio giardino potrà farlo perché non necessita di tante cure ma solo di un posto soleggiato in cui crescere e fiorire e poche annaffiature. Regalerà colori e profumi a chiunque la guardi, donando prosperità e buon augurio, come dice il suo significato nel linguaggio dei fiori. Se si decide di coltivare l’oleandro, è importante essere consapevoli delle sue caratteristiche e adottare tutte le precauzioni necessarie per godere della sua bellezza in totale sicurezza. In questo modo, la pianta potrà diventare un elemento di grande valore ornamentale e simbolico, capace di arricchire il giardino con la sua presenza elegante e i suoi significati profondi, senza mettere a rischio la salute di chi vive la casa e lo spazio esterno.