Scoperta sensazionale: villaggi antichi emergono dove sorgeranno nuove energie!

Capita che durante uno scavo programmato per l’installazione di alcuni elementi che permetterebbero di poter usufruire di un sistema di energia rinnovabile, porti alla luce alcuni reperti archeologici di un certo peso e di una certa rilevanza, che sicuramente fanno parlare di sé. Ma le cose diventano ancora più eclatanti se si parla di villaggi interi.

Una scoperta incredibile

Se poi la scoperta verte su qualcosa che ci parla di un periodo storico in particolare, la curiosità diventa ancora più marcata. Ci sono infatti in questi posti della nostra terra italiana villaggi interi ormai seppelliti da secoli e secoli, alcuni dei quali risalgono addirittura all’epoca dell’antica Roma.

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E’ spesso un passato che chiude storie lasciate in sospeso, che porta a galla notizie che fanno comodo ai ricercatori di oggetti e storie antiche. Ma, ancora di più, è un nervo scoperto, che interrompe qualunque tipo di lavoro si stia portando a termine, perché i beni culturali hanno sempre la priorità su tutto quanto.

E questo accade quasi quotidianamente in tutto il centro sud, dove di queste tracce se ne trovano a bizzeffe, a testimonianze che si tratta comunque di aree densamente popolate fin dal passato e oggi attentamente seguite dall’attenzione mediatica che ci circonda. Non è quindi solo una questione di messaggio, vale molto di più.

Il progresso fermato dal passato.

Sembra quasi un paradosso, quello che sto per scrivere, ma di fatto è così: quando un vecchio villaggio, ma anche solo un accenno di civiltà antica viene a galla durante uno scavo che potrebbe consentire l’avanzata del progresso, tutto si ferma. Il passato governa il nostro presente e dirige il nostro futuro.

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Ma è un senso del dovere quasi determinante, solo per capire il gusto del passato e anche l’importanza dettata da queste radici da cui oggi noi siamo quel che siamo. E cercare di preservare quello che emerge da sotto la terra è un nostro dovere supremo, di fronte al quale anche il progresso si inchina.

Con questo non significa che i lavori non dovranno procedere ulteriormente, ma, se è il caso, dovranno essere eseguiti con grande attenzione, mettendo in mezzo anche l’aiuto di esperti del settore, che individueranno anche i movimenti adatti per non rovinare quelle vestigia antiche, che raccontano parte della nostra storia che parte da quelle pareti.

Una sfida che vale la pena affrontare

Quella che viene fuori non è solo parte di una civiltà. E’ il ricordo che si fa strada, che si concretizza, che non è solo un racconto messo nero su bianco in un semplice libro di storia. Diventa quello che abbiamo immaginato, che si conferma nella nostra mente e che ci fa capire che è realmente stato.

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E’ il racconto di come la vita rurale avesse un senso importante. La gente di quel tempo viveva di nulla, del proprio lavoro e si organizzava alla luce di ciò che sapeva fare con la semplicità di un popolo che ha imparato a vivere e a gestirsi. Alcuni reperti, sono forme di scambio commerciale, per cui è possibile capire anche i legami con altri popoli.

E tutto questo ha un senso alla luce del fatto che si ricostruisce mettendo insieme i reperti archeologici con i racconti conservatisi nel tempo di storie antiche e di fatti che sui fogli di carta abbiamo imparato a leggere e a conoscere. Dobbiamo andare fieri di questo per capire come progredire.

Ecco cosa succede

Si crea a questo un connubio, un lavoro certosino, che mette insieme tecnici e studiosi della tecnologia che avanza, insieme agli archeologi, e si lavora in funzione del progresso, ma nel netto rispetto del passato. Per cui si individuano i punti focali da non toccare e ci si spinge verso quei punti che invece possono essere trattati.

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E’ come se ad un certo punto un pannello solare piantato nel terreno portasse con sé una eredità antica, come se ci ricordasse che anche i nostri antenati cercavano energie, seppure in maniera diversa e con altre tecnologie, per poter vivere meglio e avere maggiori garanzie. Ma in modo semplice e mai aggressivo.

Non sono quindi solo reperti. Sono paesaggi, che completano la natura attorno a noi, la rendono più semplice e a volte complessa, la adattano alle esigenze del nostro tempo, in funzione di quello che ci serve e di quello di cui potremo vivere un giorno, quando il futuro sarà diventato presente.

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