Scopri perché i pistacchi valgono più dell’oro: la storia incredibile di Dario, il re dei pistacchi italiani

Nel cuore della Sicilia, abbracciata dall’Etna e dalla brezza proveniente dallo Ionio, cresce un tesoro verde che ha conquistato il mondo: il pistacchio di Bronte non si tratta soltanto di frutta secca, ma è un ingrediente di cultura, di moda, storico e oggi è pure economicamente utile, in quanto come dimostrato da Dario che vi presentiamo tra poco, può farvi fruttare un bel po’ di soldi

Chi è Dario

non è nato a Bronte ma c’è arrivato per amore, per amore di pistacchio. Da giovane pasticcere veneto, la sua prima esperienza con il pistacchio di Bronte è stata nel 1997, quando un fornitore gli aveva portato una crema artigianale fatta con pistacchi DOP siciliani, non aveva mai sentito nulla del genere

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poco dopo decise di andare a Bronte, par Law quindi con i produttori locali camminò tra le piante secolari, e vide come veniva curato attentamente l’albero di pistacchio, si innamorò di quella terra dura e generosa che era la Sicilia, e portò quel pistacchio fuori dalla Sicilia per farlo diventare il protagonista di tantissimi dolci

Dario, tuttavia non si accontentò soltanto di fare un semplice lavoro di compravendita, lui voleva infatti conoscere ogni fase della filiera, scelse di lavorare infatti soltanto con produttori locali, quelli che ancora raccoglievano il pistacchio a mano, e che lo lavoravano lentamente tostandolo a fuoco lento,che non avevano mai ceduto alla tentazione delle scorciatoie.

Dal laboratorio al mondo

oggi il nome di Dario è sinonimo di eccellenza, ai suoi panettoni è stato riconosciuto anche il titolo come miglior panettone in Giappone, negli emirati arabi uniti, e negli Stati Uniti. Ma non è soltanto una questione di gusto e principalmente una questione di identità, ogni suo dolce infatti racconta la storia della terra quella terra che ha scelto con cura.

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il suo successo più iconico fu la colomba reale al pistacchio, un dolce pasquale che finisce Sold Out nel giro di poche settimane ancor prima dell’arrivo della festività primaverile, è una colomba farcita con crema pura al pistacchio di Bronte, ricoperta in cioccolato e rappresenta un inno alla golosità, rappresenta anche una dichiarazione d’amore per il pistacchio

molti di voi già staranno pensando che si tratta di marketing, ma probabilmente perché non conoscete Dario e coloro che coltivano i pistacchi, occorre voglia di mettersi in gioco, non si tratta infatti soltanto di un frutto pregiato, ma di un simbolo un simbolo che l’Italia sa fare bene, e principalmente della Sicilia che vuole mostrarsi bene all’estero

e per il futuro?

Dario vede il futuro con ottimismo, avviato numerosi progetti con scuole di pasticceria, sta per organizzare incontri con giovani produttori anche locali, sostiene mensilmente la ricerca per proteggere la biodiversità dei pistacchi siciliani, la varietà più ricercata al mondo, e ovviamente una delle migliori dal punto di vista biochimico e nutrizionale

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il pistacchio di Bronte infatti non è come gli altri non è quello che si trova nei sacchetti al supermercato, e non viene prodotto in massa, questo qua cresce su terreni impervi pendi disco scesi dove il sole picchia forte e la terra è povera di nutrimento, vicino al più grande vulcano di Europa

ogni albero sembra lottare per sopravvivere, ma ogni due anni nasce un frutto dal sapore intenso verde brillante dolce e aromatico, i contadini lo sanno bene, la raccolta infatti è stata apposta di proposito ogni due anni per poter permettere di rigenerarsi senza che questa rimanga sofferente nel tempo e così possa inficiare le raccolte successive

i conclusione

il pistacchio di Bronte dunque non è affatto un frutto secco, ma rappresenta una piccola gemma verde che racchiude in sé la storia, la fatica, il sole, il vento e il fuoco di una terra unica, la Sicilia. E l’esempio perfetto di come l’eccellenza nasca dalla pazienza, dall’artigianato e da chi crede ancora che il gusto non sia una moda ma un’eredità.

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a Dario, con la sua passione contagiosa e la sua visione lucida, questo è stato correttamente conosciuto in tutto il mondo ed è arrivato fino in terre esotiche e lontane, Dario d’altronde un uomo semplice che ha scelto di non seguire le regole del mercato, ma di crearne una tutta sua, quella dove il pistacchio vale più dell’oro.

questa è la storia non solo di Dario ma di come il pistacchio di Bronte da ingredienti di nicchia è diventata una vera icona del made in Italy, è il risultato di anni di lavoro silenzioso, è il frutto di alleanze virtuose tra agricoltori e pasticcieri, di chi ha saputo raccontare una storia ma ancor prima ha saputo viverla, in ogni dolce al pistacchio c’è dentro un intero paesaggio, la Sicilia.

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